"Le pietre d´inciampo sono dei sampietrini dorati che l´artista tedesco Gunter Demnig impianta nelle città del mondo in corrispondenza dell´ultimo domicilio conosciuto di una persona deportata in un lager nazista. Sulla sua superficie solo nome e cognome, data e luogo di nascita, data e luogo di morte. I passanti, inciampando sulla pietra e sulle ombre oscure della Storia, sono costretti a fermarsi. Costringono a ricordare. Anche la letteratura è un mezzo attraverso il quale si ricorda e si testimonia. Gli autori di questa antologia hanno "adottato" ciascuno una pietra, hanno condotto ricerche sulle carte e i documenti che testimoniavano la vita della persona che era loro in affido e hanno immaginato di poterla raccontare. Ci sono, in questo libro, storie di persone sole e storie famigliari, storie di ebrei e di militari, di collaborazionisti e di bambini;ci sono storie crude, altre che hanno toni più elegiaci o buffi (sì, si può fare su questi temi anche una letteratura che, all´apparenza, è leggera);ci sono storie raccontate dal punto di vista della vittima o di chi le stava accanto. C´è l´idea, forse, di poter riportare in vita, nel breve spazio di un racconto, chi non c´è più."