Questo libro è un paradosso letterario: è un romanzo ma non è un romanzo, il suo autore non ha mai avuto intenzione di scriverlo e le sue pagine rivelano la verità più sincera mentendo spudoratamente. Questo libro parla dello scrittore Antonio Paolacci che, nei giorni in cui sta per diventare padre, decide all´improvviso di smettere di scrivere per sempre. E così anche il romanzo a cui stava lavorando non esisterà mai, eppure prenderà vita qui, con il racconto delle avventure grottesche di un manipolo di personaggi bizzarri: una coppia impegnata a realizzare uno scherzo mediatico di portata storica, un agente segreto del tutto anomalo, un intellettuale tossicomane e perfino un uomo semi-invisibile. Questo libro è una fucina d´idee, in bilico tra la narrativa umoristica e un saggio autobiografico sull´arte stessa della narrazione, tra cinema e editoria, letteratura e realtà. Questo libro è una prova d´autore che farà discutere, irriverente e funanbolico, in cui la scrittura stessa si svela e si falsifica in continuazione, ticchettando pagina dopo pagina come un marchingegno perfetto. Questo libro è una boccata d´ossigeno nel panorama letterario.